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Gianluigi Valgimigli

Poeta e Scrittore Faentino

 

TORNA ALL’ANGOLO DELLA MUSICA

 

CHARLEY PATTON

 

 

 

Il materiale che leggerete di seguito, è stato originariamente pubblicato come appendice al romanzo “Sotterraneo al chiaro di luna” di Gianluigi Valgimigli (Claudio Nanni Editore; luglio 2016).

 

Probabilmente il più importante esponente del pre-war blues (il blues prima della seconda guerra mondiale, per intenderci), Charley (o Charlie, come lo pronunciava lui) Patton fu il padre del Delta Blues, ovvero la corrente più celebre di tutto il blues, che influenzò direttamente il rock, e di cui fanno parte alcuni dei bluesman più famosi. Se consideriamo l’influenza e l’impatto che il blues del Delta (si chiama così perché nato nel Delta del Mississippi, una regione degli Stati Uniti situata tra Memphis e Vicksburg) ha avuto sulla musica popolare del ‘900, allora sarebbe giusto considerare Patton uno dei musicisti più importanti e influenti della storia della musica americana. Patton codificò ufficialmente lo stile del Delta, e lo rese popolare in tutta la nazione, influenzando -direttamente o indirettamente- tutti i musicisti della stessa corrente dopo venuti. Grandissimo interprete vocale dalla caratteristica (e potentissima: si dice lo si potesse udire cantare anche da grandi distanze -500 metri, dicono alcuni-, senza l’ausilio di un sistema di amplificazione) voce roca, che ebbe schiere di imitatori (HowlinWolf, ad esempio), e originale strumentista specializzato nella poliritmia (il suo modo di suonare la chitarra, con accordatura aperta in sol, alla spagnola{1}, ha fatto storia: era solito poggiarla in grembo con la parte superiore del corpo rivolta verso l’alto – stile hawaiano, corrente musicale che lo influenzò parecchio – e, mentre suonava, con una mano faceva schioccare le corde basse dello strumento, mentre con l’altra faceva scorrere la lama di un coltello o un tubo di ottone lungo il manico, concludendo i versi delle strofe con note a imitazione della voce; tutto questo generava una tecnica che, al contempo, riusciva ad essere sia melodica che percussiva), era anche un grande intrattenitore, e certe sue performance anticiparono gli istrionismi di T-Bone Walker e Jimi Hendrix (si esibiva, ad esempio, suonando la chitarra dietro la schiena, la testa, o sotto le ginocchia). Nacque a Hinds County (Mississippi), vicino alla città di Edwards, e visse la maggior parte della sua vita a Sunflower County, nel Delta; la data di nascita è incerta (la più accreditata è 1891, ma alcune fonti riportano 1881, 1885 o 1887). La sua prima seduta di registrazione, tenutasi a Richmond (Indiana) nel 1929, produsse alcuni capolavori seminali della storia del blues, come “Pony Blues”, fondamentale tassello della storia della musica del ventesimo secolo. Fu anche un grande interprete di spiritual e gospel, e registrò vari brani accompagnato da un violinista. Assuefatto all’alcool, morì di infarto il 28 aprile 1934 in una piantagione vicino a Indianola (sul certificato di morte, l’infarto è attribuito a un difetto della valvola mitrale).

 

NOTE:

 

{1} Charley Patton suonava anche con accordatura aperta in re (Vestapol), e con accordatura standard nelle tonalità (key) di mi, do, fa, la; non sempre utilizzava la tecnica slide.

 

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